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Loredana Carena 

L’autore di VR Man per Luci d’Artista di Torino 2024 rappresenterà il Padiglione della Grecia ad uno dei principali appuntamenti internazionali di arte contemporanea

Andreas Angelidakis, new entry, insieme a Luigi #Ontani, all’ultima edizione torinese di Luci d’Artista, è stato scelto per rappresentare il Padiglione della Grecia alla Biennale di Venezia 2026.

“Sono davvero felice della partecipazione di Andreas Angelidakis alla prossima Biennale Arte di Venezia come rappresentante della Grecia – commenta Antonio Grulli, curatore di Luci d’Artista – Esporre in una delle principali rassegna d’arte al mondo è la consacrazione per qualsiasi artista. Per noi di Luci d’Artista è motivo di grande orgoglio poter vantare, tra le nostre installazioni, una sua opera destinata a illuminare Torino negli anni a venire. Collaborare con Andreas è stato non solo un piacere, ma un vero onore”.

L’artista greco, tra i primari esponenti delle tendenze artistiche contemporanee, ha presentato per l’annuale rassegna torinese un’installazione luminosa estremamente significativa per sintetizzare la realtà attuale: VR Man. Si tratta, infatti, di un’opera in cui si uniscono in un rapporto dialogico arte classica, citazione delle origini greche dell’artista, e tecnologia contemporanea, che fa parte, ormai, della nostra quotidianità. VR Man, installazione realizzata in occasione e con il supporto di Torino 2025 FISU Games Winter e collocata in Piazza Vittorio Veneto, appare come un gigante di #luce, interpretabile, simultaneamente, come atleta, pensatore, cariatide o cyborg.

Andreas Angelidakis, VR Man, Piazza Vittorio Veneto Torino per Luci d’Artista (foto ufficio stampa) - # Loredana carena, #carena, #culturapiù

Andreas Angelidakis, VR Man, Piazza Vittorio Veneto Torino per Luci d’Artista (foto ufficio stampa)

Andreas Angelidakis, classe 1968, vive e lavora nella sua città natale, Atene. Le sue opere indagano lo spazio dove arte e architettura si sovrappongono e in cui le nuove tecnologie influenzano l’architettura e il modo di vivere.  Il suo linguaggio artistico è incentrato sulla rilettura delle rovine greche spesso sotto forma di video digitale, sculture morbide e mobili, dando vita a un’interpretazione giocosa che offre un’esperienza fisica diretta al visitatore.
Il suo curriculum vanta partecipazioni a diverse mostre internazionali, tra cui: “The State of the Art of Architecture” alla prima Biennale di Architettura di Chicago, la 12° Triennale del Baltico al Centro d
Arte Contemporanea di Vilnius. Nel 2019 ha partecipato alla “Bergen Assembly”, ha contribuito al “Parlamento dei corpi” di Paul B. Preciado per Documenta 14 nel 2017, nonché alla Biennale dellImmagine in Movimento alle OGR di Torino.
Nel 2020 ha realizzato la grande installazione “POST-RUIN Bentivoglio” a Palazzo Bentivoglio di Bologna, esposizione a cura di Antonio Grulli, e nel 2022 “Center for the Critical Appreciation of Antiquity”, l’opera d’arte più ambiziosa mai realizzata, commissionata da Audemars Piguet Contemporary e presentata all’Espace Niemeyer a Parigi. Tra le mostre curate direttamente da Angelidakis ci sono “The System of Objects”alla Deste Foundation di #Atene, “Super Superstudio” al PAC di #Milano, “Fin de Siècle” allo Swiss Institute di # New York, “Period Rooms” al Het Nieuwe Instituut di #Rotterdam e “OOO Object Oriented Ontology” alla Kunsthalle di #Basilea.

(Foto ufficio stampa: “Andreas Angelidakis”, photo Vasilis Karidis)

Loredana Carena, 18 luglio 2025 | © Riproduzione riservata

 

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